COME FUNZIONA LA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO E/O DELLA PENSIONE
In questo articolo vi darò delle nozioni generali per quanto riguarda la Cessione del Quinto, la Delega ed i Finanziamenti in generale
Cessione del quinto dello stipendio o della pensione
- è una forma di prestito personale;
- è disponibile fino a un massimo di un quinto del netto dello stipendio o della pensione (quindi non vanno considerati gli straordinari, i premi produzione, le detrazioni fiscali, ecc…);
- si estingue attraverso trattenute dirette dalla busta paga;
- non si provvede personalmente al rimborso (la rata viene pagata direttamente il datore di lavoro o l’ente pensionistico);
- è un prestito a tasso fisso;
- è un prestito non finalizzato, ovvero che non è necessario specificare per quale motivo si richiede.
Sussiste lâobbligo di stipulare unâassicurazione per garantire il pagamento del debito residuo in caso di perdita del lavoro o di decesso del contraente.
Quali sono i vantaggi della cessione del quinto?
FacilitĂ di accesso
- non richiede molte garanzie aggiuntive;
- tassi di interesse convenienti.
Rimborso automatico
- la rata viene detratta direttamente dallo stipendio;
- importi prestito piĂš elevati.
FlessibilitĂ nei termini di rimborso
- Ă possibile scegliere il numero di rate mensili tra un minimo di 24 e un massimo di 120 rate.
- la rata viene trattenuta direttamente dal datore di lavoro, eliminando cosĂŹ il rischio di ritardi o dimenticanze.
PossibilitĂ di utilizzo della liquiditĂ per consolidamento o stralcio debiti
- la cessione del quinto può essere utilizzata anche per consolidare altri debiti in un unico prestito (con questa soluzione, però, non si hanno sconti sulla cifra da restituire).
- allo stesso modo si può utilizzare la liquidità proveniente dalla cessione per chiudere uno stralcio del debito, se ottenuto.
- la cessione del quinto prevede anche una polizza assicurativa che copre il rimborso del prestito in caso di perdita del lavoro o di invaliditĂ .
Quali sono i requisiti per l’erogazione della cessione del quinto?
Le condizioni
La cessione del quinto può essere applicata solo a determinate condizioni:
- in presenza di una retribuzione fissa e continuativa;
- fino ad un massimo della quinta parte della retribuzione netta;
- in presenza di una copertura assicurativa obbligatoria.
Per questi motivi gli autonomi, i liberi professionisti e gli imprenditori non hanno la possibilitĂ di accedere al prodotto. Stesso discorso vale per chi ha redditi derivanti da rendite finanziarie o immobiliari (come gli affitti), oppure i dipendenti a tempo determinato.
Per i dipendenti
- contratto a tempo indeterminato
- residenza Italiana
- etĂ compresa tra 18 e 63 anni
- assicurabilitĂ dellâazienda se si è dipendenti di unâazienda privata.
Per i pensionati
- etĂ non superiore ai 90 anni al momento della scadenza del finanziamento;
- pensione con un importo minimo (quello stabilito annualmente per legge) al netto della quota cedibile.
I dipendenti pubblici e privati con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, e i pensionati INPS e INPDAP, possono richiedere la cessione attraverso le banche o tramite enti finanziari specifici.
Quali documenti sono necessari?
- Codice fiscale o tessera sanitaria;
- Documento di identitĂ valido;
- Certificato di stipendio o dichiarazione quota cedibile pensionati;
- Busta paga o cedolino della pensione (modello CU).
Un cattivo pagatore può richiedere la cessione del quinto?
Solitamente la cessione del quinto è accettata anche per cattivi pagatori, perchÊ il rimborso è garantito dallo stipendio.
Un lavoratore con contratto a tempo determinato può richiedere la cessione del quinto?
Si. Ma in questo caso la durata del prestito non può superare quella del contratto di lavoro.
Qual è l’iter per la richiesta della cessione del quinto?
Rispetto ad un finanziamento, il meccanismo della cessione del quinto segue particolari passaggi per ottenerla:
- richiesta: il dipendente o il pensionato cerca un prodotto sul mercato ed una volta trovata la soluzione migliore, richiede la cessione, presentando la domanda con tutti i documenti necessari;
- istruttoria: lâistituto analizza la documentazione per confermare i termini del preventivo e, nel caso siano rispettati, informa la compagnia assicurativa;
- emissione polizza: lâassicurazione verifica la fattibilitĂ della richiesta ed in caso affermativo, emette la polizza;
- notifica: il contraente sottoscrive il contratto che deve essere notificato al datore di lavoro;
- emissione benestare: il datore di lavoro riceve il contratto, esegue le opportune verifiche e predispone il pagamento della rata. Allo stesso tempo informa lâistituto erogante con una comunicazione di benestare;
- erogazione: la ricezione del benestare da parte del datore di lavoro determina lâerogazione della richiesta.
Questa procedura comporta dei tempi di istruttoria piĂš lunghi rispetto ad un prestito personale, ma la possibilitĂ di potervi accedere anche in presenza di segnalazioni su banche dati compensa le tempistiche maggiori.
Quale somma è possibile chiedere?
La somma massima viene ovviamente calcolata sulla base dellâimporto dello stipendio o della pensione. La durata va da di 2 anni a 10 anni.
La cessione è rinnovabile se:
- Ă trascorso un limite minimo di tempo pari ai 2/5 della durata iniziale, ovvero se hai rimborsato almeno il 40% delle rate previste;
- Vuoi rinnovare tua la cessione che dura dai 2 ai 5 anni con una di 10 anni.
Quante volte è possibile richiederla?
- Si può richiedere una nuova Cessione del quinto una volta conclusa la precedente.
- Si può rinnovare la stessa Cessione del quinto in corso, prima che questa sia terminata.
- Si può richiedere una Delega, conosciuta anche come Doppia Cessione del Quinto.
Di seguito approfondiamo nel dettaglio i vantaggi di ciascuna delle tre opzioni.
Le cessioni del quinto successive alla prima
Non esistono limiti al numero di volte in cui si può richiedere una cessione del quinto.
Il rinnovo della cessione del quinto
I vantaggi sono molteplici:
- ottenere nuova liquiditĂ ;
- rinegoziare la rata e allungare le tempistiche di rimborso;
- lâoccasione di rivedere i tassi di interesse;
- estinguere debiti o parte di essi.
Si può prolungare lâammortamento della cessione?
Puoi tentare di ottenere la rinegoziazione del prestito.
Quali sono i costi da sostenere?
- costo dell’assicurazione per garantire i pagamenti futuri,
- gli interessi,
- le spese di istruttoria,
- le spese di incasso rata,
- i costi di comunicazione,
- le imposte.
Dopo quanto tempo si può richiedere la cessione del quinto?
Importante è lâanzianitĂ di servizio, che è uno dei primi fattori che vengono valutati dalle finanziarie. LâanzianitĂ necessaria varia in funzione del profilo del richiedente.
CESSIONE DEL QUINTO E MONDO DEL LAVORO
Cosa succede se perdo il lavoro durante il periodo di rimborso?
In caso di perdita del lavoro è possibile attivare lâassicurazione sulla cessione del quinto che coprirĂ le rate in sospeso per un certo periodo di tempo.
Obblighi del datore di lavoro
Anche se il datore di lavoro non può partecipare alla stipula del contratto, il suo ruolo è fondamentale per garantire il versamento puntuale delle rate mensili.
Il datore di lavoro si può rifiutare?
La risposta è no, perchÊ la cessione del quinto è un diritto del lavoratore.
Cessazione del rapporto di lavoro
Il termine del rapporto lavorativo va comunicato alla finanziaria, la quale calcolerĂ lâammontare ancora da saldare.
In questo caso che si ricorre allâutilizzo del TFR maturato dal dipendente, che sarĂ usato per sanare il debito rimasto.
TIPI DI FINANZIAMENTO A CONFRONTO
Che differenza c’è tra cessione del quinto e delega (o doppio quinto)?
La cessione del quinto è un diritto del lavoratore, la delega è possibile solo se il datore di lavoro acconsente.
Ă necessario fare una distinzione in relazione alla tipologia dei richiedenti:
- i dipendenti statali e pubblici, non ci sono problemi nellâottenere la Delega, una volta avuto il parere positivo dellâamministrazione.
- per i dipendenti privati bisogna capire se il TFR accantonato abbia una consistenza tale da fare da garanzia, sia per la cessione del quinto che per la delega.
- per i pensionati lâINPS non concede deleghe per i suoi assistiti per svariati motivi.
MOTIVI DI RIFIUTO DELLA DELEGA DI PAGAMENTO (o doppio quinto)
Può capitare che la delega di pagamento venga rifiutata. Ecco le principali situazioni che potrebbero portare al rifiuto:
- A differenza della Cessione, nel caso di prestito con delega la propria amministrazione può decidere di rifiutarsi di procedere, anche senza addurre motivazioni;
- la Banca o Finanziaria che offre la cessione del quinto sia a dipendenti pubblici / privati e pensionati, ma la cessione del doppio quinto viene offerta solo per una categoria (probabilmente quella statale);
- per la banca / finanziaria o lâassicurazione il rischio è troppo elevato;
se si ha in corso un pignoramento.
Che cosa si può fare
Una soluzione potrebbe essere quella di cercare con attenzione una societĂ che abbia un atteggiamento piĂš “morbido” nella valutazione della tua situazione (logicamente a paritĂ di convenienza e soprattutto sicurezza dellâistituto di credito).
Fondamentalmente non ci sono degli escamotage che possono aumentare le possibilitĂ di veder soddisfatta la propria richiesta.
Cosa fare in caso di rifiuto
In questa situazioni può essere utile rivolgersi ad un consulente che certamente conosce meglio la materia.
QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA LA CESSIONE DEL QUINTO ED IL PRESTITO PERSONALE?
Le principali differenze sono:
l’importo della rata
nel caso della cessione del quinto, è pari al massimo ad un quinto dello stipendio o della pensione; nel caso del prestito personale, è in funzione dell’importo concesso e della durata;
la modalitĂ di rimborso
con la cessione del quinto, ogni mese, la rata viene detratta dallo stipendio o dalla pensione direttamente dall’azienda o dall’Ente Pensionistico; con il prestito personale, la rata può essere addebitata sul conto corrente;
l’importo erogabile
si può ottenere una somma fino a 40.000 euro con un prestito personale, mentre l’importo ottenibile con la cessione del quinto dipende unicamente dallo stipendio o dalla pensione percepita e dall’anzianitĂ di servizio / disponibilitĂ del TFR (solo per dipendenti privati).
l’obbligo della copertura assicurativa
nel caso di cessione del quinto è obbligatoria la copertura assicurativa a copertura del rischio decesso e del rischio impiego.
COPERTURE ASSICURATIVE E GARANZIE
Quale assicurazione sulla cessione del quinto?
A seconda del contraente la copertura assicurativa è piÚ o meno ampia, ma si differenzia a seconda che il richiedente sia:
- pensionato;
- lavoratore dipendente.
Nel primo caso, in caso di morte del richiedente, lâassicurazione attiva il sinistro, esegue le dovute verifiche, dopodichĂŠ salda il debito residuo, lasciando gli eredi liberi dallâobbligazione.
Nel caso del lavoratore dipendente, il rischio coperto è doppio:
- causa morte: in questo caso la logica del rischio è identica al pensionato, ma il premio è piĂš basso, perchĂŠ il richiedente è in una fase della vita lavorativa attiva e quindi ben lontano dai limiti di aspettativa di vita stabiliti dallâIstat;
- perdita dell’impiego: in caso di licenziamento, il datore di lavoro è sollevato dallâobbligo del pagamento delle rate. In questo caso lâassicurazione interviene per un periodo congruo con la ricerca di un nuovo lavoro. Il rischio è maggiore per i dipendenti privati rispetto a quelli statali e pubblici dove il licenziamento accade raramente.
Coperture assicurative accessorie, sono obbligatorie?
Eâ obbligatoria soltanto la copertura assicurativa a copertura del rischio decesso e del rischio impiego, in quanto previste per legge.
Quali garanzie si devono presentare?
Non occorre presentare alcuna garanzia aggiuntiva. Eâ obbligatoria soltanto la copertura assicurativa a copertura del rischio decesso e del rischio perdita dell’impiego.
Serve un Garante?
Non è previsto l’obbligo di un garante in quanto è giĂ un prestito garantito dall’assicurazione sui rischi di vita ed impiego.
CESSIONE DEL QUINTO: CALCOLI ALLA MANO
Come si calcola il quinto dello stipendio?
Il calcolo si effettua sullo stipendio netto (non sul lordo), quindi non sono da considerare componenti come premi di produzione, straordinari e incentivi o rimborsi fiscali.
Come si calcola la rata?
Per calcolare la rata della cessione del quinto dello stipendio, è necessario seguire questi passaggi:
- Prendi lo stipendio mensile lordo e sottrai le detrazioni fiscali, le contribuzioni previdenziali e altre eventuali trattenute obbligatorie. Otterrai cosĂŹ lâimporto netto;
- La rata mensile non può superare il 20% dellâimporto netto dello stipendio;
- Moltiplica lâimporto netto dello stipendio per il numero massimo di rate consentite, che di solito è 120 (corrispondente a 10 anni);
- Dividi lâimporto massimo del prestito per il numero di rate scelte tra 24 e 120. Dividendo lâimporto massimo del prestito per il numero di rate selezionate, otterrai lâimporto della rata mensile.
Ti aiuto io… đ Ricorda che questo è il calcolo “di massima”. Usa sempre il calcolatore fornito on-line dalle finanziarie, perchĂŠ le variabili possono essere tante.
Prendiamo per esempio la simulazione di una Cessione del Quinto a Maggio 2024 presso Banca IFIS (una finanziaria presa a caso) con questi parametri:
- Prestito di 16.000 Euro
- A rate di 200 Euro al mese
- Per 120 mesi (10 anni)
- TAEG applicato 8,92%
alla fine restuirai 24.000 Euro
Pagina dedicata al calcolatore
Quali sono i tassi della cessione del quinto dello stipendio?
Lâelemento piĂš importante che si trova in ogni contratto di cessione del quinto è il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) che ne indica il costo complessivo.
Questa percentuale include ogni spesa legata al prestito:
- gli interessi (calcolati al TAN – Tasso Annuo Nominale),
- le spese di istruttoria,
- le provvigioni dell’eventuale Agente Finanziario,
- le spese dell’Intermediario Finanziario,
- i premi delle polizze assicurative,
- spese incasso rata
- imposta di bollo sul contratto di finanziamento,
- imposta di bollo sulle comunicazioni periodiche annuali e di fine rapporto,
- spese di invio comunicazioni periodiche annuali e di fine rapporto.
Se vuoi quindi valutare al meglio il costo di una cessione del quinto, è importante conoscere il TAEG.
Riassunto:
- il valore del TAN (Tasso Annuo Nominale), esprime in percentuale e su base annua gli interessi relativi al prestito. PiĂš semplicemente, indica il tasso di interesse del finanziamento e non comprende commissioni e spese.
- il valore del TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), esprime il costo totale del prestito, comprendendo tutte le spese connesse ad esso.
il TAEG include:
- il TAN
- Comprende tutte le commissioni, le imposta e tutti gli altri costi legati alla pratica.
il TAEG non include:
- le spese per eventuali servizi accessori facoltativi,
- eventuali penali o interessi di mora in caso di ritardo o mancato pagamento delle rate.
Il finanziamento piÚ conveniente è quello con il TAEG minore!
RINNOVO, ESTINZIONE E RECESSO DEL CONTRATTO
Ă possibile effettuare ognuna delle azioni indicate.
Estinzione anticipata
Lâestinzione anticipata del contratto avviene versando lâintero importo residuo del debito ma viene applicata una penale, normalmente pari allâ1% della somma dovuta.
Recesso
Il recesso del contratto è possibile solo e non oltre i 14 giorni dalla firma. Devi inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla banca o allâintermediario finanziario che ha svolto la pratica.
Rinnovo
Il rinnovo avviene ridiscutendo i termini del contratto in corso e si potrĂ ottenere:
- lâallungamento della durata mantenendo la stessa rata di pagamento,
- si avrĂ a disposizione del contante in piĂš.
Per poterlo richiedere, però, deve essere stato rimborsato almeno il 40% del primo prestito.
Rinnovo cessione del quinto in caso di pignoramento
Il rinnovo della cessione (o anche della Delega) è possibile solo se è trascorso il 40% del piano di ammortamento. Una cessione del quinto di 10 anni è perciò rinnovabile dopo 4 anni.
Fa eccezione il caso in cui si sia stipulata una cessione del quinto con durata uguale o inferiore a 60 mesi. In questo caso sarà possibile rinnovare la cessione solo se il nuovo contratto ha una durata pari a 120 mesi e che colui che lo richiede non abbia mai stipulato contratti di cessione del quinto con durata pari a 120 mesi.
Nel caso in cui ci siano già dei pignoramenti in corso è necessario distinguere tra chi è pensionato e chi no:
per i pensionati
- chiusura del pignoramento e poi la richiesta di rinnovo;
- rinnovo con obbligo di estinzione del pignoramento (perchĂŠ su una pensione non si possono avere due trattenute contemporaneamente).
per i lavoratori
- sta allâamministrazione statale decidere di concedere la possibilitĂ di avere due trattenute in contemporanea.
MOTIVI DI RIFIUTO DELLA DOMANDA
Principali motivi di rifiuto di cessione del quinto dello stipendio
La richiesta di cessione del quinto dello stipendio può essere respinta per le seguenti ragioni:
- diniego dellâassicurazione che valuta negativamente lâazienda dove lavora il richiedente (per esempio a causa di bilancio negativo, di ritardi nel pagamento delle quote di altre cessioni, del patrimonio netto in passivo, ecc…);
- azienda troppo piccola. Di solito, le assicurazioni valutano negativamente le aziende formate da meno di 16 dipendenti;
- assunzione recente;
- stato di salute del richiedente;
- pensionamento imminente;
- societĂ giovani (l’azienda deve essere nata da almeno 24 mesi e deve aver depositato i primi due bilanci);
- contratti di apprendistato e contratto part-time verticale;
- reddito mensile non adeguato;
- decisione del datore di lavoro, anche se per legge è un diritto del dipendente.
Principali motivi di rifiuto di cessione del quinto della pensione
La richiesta di cessione del quinto della pensione può essere rifiutata per le ragioni di seguito riportate:
- reddito minimo insufficiente. Per lâINPS, infatti, escluso lâimporto della rata, il pensionato deve avere un reddito minimo di sussistenza;
- stato di salute del richiedente;
- etĂ anagrafica;
- tipo di pensione;
- residenza fuori dall’Italia.
MUTUO E CESSIONE DEL QUINTO, LE IPOTESI
Ă meglio accendere prima il mutuo o la cessione?
Come prima cosa da fare è quella di capire bene qual è la situazione in corso. Nel particolare ci potremmo trovare di fronte alle seguenti 3 alternative:
con mutuo ipotecario in corso
In questo caso la richiesta (e la relativa concessione) di una cessione del quinto, se ci sono tutti i requisiti necessari, non è da escludere. Ovviamente ci possono essere dei limiti a seconda dellâimporto della rata del mutuo che viene pagata.
con cessione del quinto in corso
In questo caso la banca che eroga il mutuo avrĂ qualche problema a concedere un mutuo che vada a impegnare il 30 o 40% del reddito del richiedente. Per agevolare la pratica probabilmente verranno richiesti coobbligati, garanti o ulteriori garanzie.
con nessun prestito in corso
Questa è la situazione piĂš frequente quando si valuta la cessione del quinto come integrazione del mutuo. Ma in questo caso la cessione non è l’unica scelta e non è detto neppure che sia quella migliore.
Le ipotesi
Prima domanda da porsi: in quali casi può diventare necessario chiedere un prestito che vada ad integrare il mutuo? La risposta a questa domanda ci aiuta a valutare meglio le alternative che realmente ci sono.
Spese accessorie
Può capitare che tra la caparra, la mediazione, il notaio e le imposte, non si abbiano disponibilità per tutte queste spese.
Alcune banche permettono di chiedere una somma aggiuntiva, destinata proprio a coprire queste spese, tutte o in parte .
Costi di ristrutturazione
Alcune Banche propongono soluzioni ad-hoc caratterizzate da un un mutuo + un finanziamento destinato alla ristrutturazione. In questo caso la convenienza varia molto sia per quanto riguarda il trattamento fiscale (detrazione e calcolo dellâimposta) che per lâaspetto legato agli interessi applicati.
Risparmio insufficiente
Prima cosa, valutare se sia davvero il caso di sottoscrivere un mutuo in una condizione economica “difficile”. Se la risposta è SI, per prima cosa conviene capire nel fondo di garanzia dei mutui, che permette di portare la percentuale di copertura fino al 100% (esclusi i costi accessori, notaio, agenzia, ecc).
La scelta di richiedere una cessione del quinto a integrazione del mutuo dovrebbe, anche in questo caso, rappresentare lâultima spiaggia visto che i tassi della cessione del quinto possono essere piĂš alti di quelli dei un mutuo di questo tipo.
Nel caso tu abbia deciso di chiedere la cessione, è preferibile che tu la richieda DOPO che il mutuo è stato valutato ed hai giĂ il nullaosta per lâerogazione.
CESSIONE DEL QUINDO PER L’ACQUISTO DELL’AUTO, PRO E CONTRO
La cessione del quinto per lâacquisto dellâauto è una possibilitĂ che si può valutare nel momento in cui si desidera di acquistare unâauto a rate.
Cessioni e prestiti pluriennali
Un prestito pluriennale, a differenza da una cessione tradizionale, è accessibile solo ai dipendenti pubblici ed ai pensionati, ma solo al verificarsi delle seguenti condizioni:
- importo necessario entro la soglia massima di 20.000 euro fissata per l’acquisto di veicoli;
- obbligo di rimborso con durata decennale;
- occorre mostrare il preventivo di acquisto dellâauto insieme alla domanda di accesso al prestito pluriennale garantito;
- si deve dimostrare di aver pagato almeno il 10% del prezzo totale a titolo di acconto.
Cessioni del quinto
Chiunque abbia i requisiti necessari per richiedere una cessione del quinto, può logicamente richiederla anche per lâacquisto di auto, nuova o usata che sia. Come giĂ spiegato in precedenza, essendo un prestito “non finalizzato”, non câè il bisogno di provare il motivo per il quale si richiede la cessione, e non è neppure necessario che lâimporto richiesto corrisponda a quello del prezzo di acquisto risultante dal preventivo.
CESSIONE DEL QUINTO: DETRAIBILE O DEDUCIBILE?
Cessione del quinto 730: detraibilitĂ , deducibilitĂ ed eccezioni
Ci sono 3 elementi molto importanti per capire le scelte che il legislatore e il fisco hanno fatto anche sul trattamento della cessione del quinto nel 730.
Eâ detraibile o deducibile?
Per prima cosa chiariamo la differenza tra detrazione e deduzione:
- la deduzione si riferisce solo ai contributi previdenziali ed assistenziali (sia quelli obbligatori come alle casse quali Enpam, Enpaf, ecc, che quelli facoltativi come i versamenti nelle polizze previdenziali) oltre che ai versamenti volontari alle organizzazioni senza scopo di lucro. Le spese deducibili permettono di ridurre il reddito complessivo su cui calcolare lâimposta dovuta;
- la detrazione riduce invece direttamente lâimposta da pagare.
Quindi, con queste premesse, escludiamo a prescindere la possibilitĂ di deduzione.
E per quanto riguarda la detraibilitĂ ?
Purtroppo la normativa non prevede la detrazione degli interessi passivi rimborsati tramite cessione del quinto.
Questa possibilitĂ continua a rimanere solo per gli interessi passivi sui mutui e di ristrutturazione per la prima casa. Quindi, se stai valutando la possibilitĂ di richiedere una cessione del quinto per fare dei lavori di ristrutturazione, e vorresti anche usufruire del rimborso degli interessi passivi, ti dovresti orientare direttamente su un mutuo ipotecario. La cessione, oltretutto potrebbe non essere conveniente a livello di tassi rispetto ad un mutuo, per questo andrebbe sempre valutata come ultima soluzione (ad esempio se ci sono problemi per l’erogazione del mutuo).
Esistono eccezioni?
Eccezioni in base alla normativa attuale:
- estinzione anticipata: detrazione del 19% sullâimporto pagato come sola âpenaleâ e con un tetto massimo di 4000 euro;
- interessi passivi relativi a cessione del quinto richiesta per avviare unâattivitĂ in proprio.
DeducibilitĂ indiretta
Per quanto riguarda le spese affrontate con il finanziamento, il discorso è diverso: queste potranno essere portate in detrazione o deduzione a seconda dei casi.
i casi:
- nel caso di una cessione fatta per rottamare le cartelle esattoriali, sono deducibili gli oneri accessori (interessi e aggi) legati alla rottamazione stessa;
- pagamento degli assegni periodici al coniuge che risultano deducibili.
CESSIONE USATA PER ESTINGUERE IL PIGNORAMENTO TRAMITE “SALDO E STRALCIO”
Per ottenere nuova liquiditĂ nel caso in cui le rate addebitate sullo stipendio siano giĂ due (pignoramento e rata di cessione del quinto) si possono percorrere tre strade:
- richiedere il rinnovo della cessione (se il piano di ammortamento lo permette) oppure lâaddebito di una terza rata di Delega (che però non potrĂ superare il 10% dello stipendio);
- estinguere una delle due rate.
Unâottima soluzione è quella di estinguere il pignoramento tramite Saldo e Stralcio e cioè utilizzare una parte della Cessione del Quinto o della Delega per estinguere contestualmente il pignoramento ancora dovuto.
La procedura consiste nel contattare il Creditore e proporre di estinguere il debito in unica soluzione, per un importo inferiore rispetto al debito originario. Se la richiesta dovesse andare a buon fine il pignoramento sarĂ estinto con parte di liquiditĂ ottenuta dalla Cessione del Quinto. Per far questo è sempre meglio rivolgersi ad un’agenzia, che sicuramente ha piĂš potere di mediazione ed anche qualche buon consiglio dettato dall’esperienza.
Comunque, ripeto ancora una volta, è molto piÚ conveniente trovare un accordo di Saldo & Stralcio con i creditori PRIMA che essi ricorrano al pignoramento, di qualsiasi tipo esso sia. PerchÊ DOPO il pignoramento i margini di risparmio sono risicati e la procedura è alquanto piÚ tortuosa.
Questa AGENZIA può aiutarvi SE e SOLO SE non siete stati ancora pignorati. Non li contattate con un pignoramento già in atto perchÊ non vi potranno essere di aiuto.
CONCLUSIONI
Se vuoi ottenere liquiditĂ , la cessione del quinto può essere la soluzione piĂš adatta alle tue esigenze. Ti potrebbe essere utile per chiudere delle posizioni debitorie a Saldo e Stralcio con banche e finanziarie, pagando in un’unica soluzione. Ciò ti permetterebbe di restare con una sola rata, quella della cessione.
Fonti delle informazioni: diritto.it / laleggepertutti.it / facile.it / lastampa.it / sostariffe.it / fiscomania.it / avvocato360.it / ard / calcoloprestito.org
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